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Acqua salata, un viaggio nell’anima di Lucy

Acqua salata

Jessica Andrews

NN Editore

Gennaio 2020

pp. 272

18 euro

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Acqua salata è il romanzo di esordio di Jessica Andrews, pubblicato lo scorso gennaio da NN Editore.

L’autrice è cresciuta a Sunderland e ha vissuto spostandosi continuamente di città in città: Santa Cruz, Barcellona, Parigi, Londra. Insegna Letteratura e Scrittura creativa.

 

Trama- Lucy, la protagonista del romanzo, ha avuto un’infanzia difficile: il padre era alcolizzato e con la madre aveva un rapporto conflittuale. La giovinezza rappresenta il momento di ribellione per la ragazza, che sente il bisogno di evadere dall’ambiente famigliare, chiuso e soffocante.

Frequenta l’università a Londra, ma una volta laureata torna a Donegal, città in cui abitava il nonno materno, il quale le ha lasciato in eredità la sua casa.

Desiderando ritrovare se stessa, Lucy inizia a scrivere quello che al lettore si presenta come un diario, fatto di 224 paragrafi, all’interno del quale la protagonista si confessa, facendo riemergere i suoi ricordi più intimi.

 

Introspezione - Il passato riemerge tramite un lungo flusso di coscienza, grazie al quale conosciamo la storia di Lucy e della sua famiglia.

Il racconto procede attraverso la lettura di frammenti di ricordi, posizionati apparentemente in maniera casuale e con una forte carica autobiografica.

Affascinante è la descrizione degli ambienti e in particolare dei paesaggi irlandesi, che diventano quasi metafora della ricerca di Lucy: ritrovare l’equilibrio e l’armonia. Si insiste, in particolare, sulla visione del mare, sul suo movimento e colore, che scandisce il passare del tempo e l’evolversi delle situazioni.

Al contrario Londra è descritta come una città confusionaria e grigia: anche in questo caso il luogo è specchio dei sentimenti provati dalla protagonista.

 

Particolarità- Lo stile dell’autrice ha una forte carica lirica. Sono presenti alcuni passaggi poetici, puramente introspettivi, in particolare nella descrizione delle scene di vita.

Il racconto alterna due punti di vista: quello di Lucy cresciuta, diventata donna, e quello di Lucy ancora bambina. Il tempo oscilla, così, tra presente e passato.

 

Viaggio nell’interiorità- La Andrews si ispira alla sua storia personale per la stesura del romanzo.

Il testo, ricco di momenti malinconici e nostalgici, ha la capacità di donare pace interiore e aiuta, dopo un’attenta autoanalisi, ad accettare non solo la nostra persona, ma anche il prossimo.