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Andrà tutto bene, per ricordare il lockdown con un sorriso

Andrà tutto bene

Leo Ortolani

Feltrinelli

Luglio 2020

528 pag.

20,90 euro

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Andrà tutto bene è il nuovo romanzo di Leo Ortolani, in commercio dal 23 luglio, appartenente alla collana Feltrinelli Comics.

L’autore è un fumettista italiano, noto per la serie a fumetti Rat-Man.

La pagina Instagram di Leo conta all’incirca novanta mila followers.

 

Il fumetto- Durante il periodo di lockdown, Ortolani sfrutta la sua visibilità per far girare in rete una serie di vignette parodiche, che raffigurano i momenti topici della grave situazione storica vissuta da tutti noi.

Le vignette sono, poi, raccolte all’interno di un libro, con lo scopo di raccontare attraverso le immagini la storia della quarantena, con un impianto interno molto simile alle pagine di un diario.

Le illustrazioni sono stampate una per pagina, per restituire lo stesso effetto di quando si visualizzano dal cellulare.

 

Il racconto- La storia ha inizio l’8 marzo, il giorno in cui Parma, città in cui risiede l’autore, viene dichiarata zona rossa.

Con l’aggravarsi della situazione italiana, cambia anche la visione della vita di Ortolani che si fa sempre più cupa e pessimistica.

La risata è garantita, ma lo sguardo dell’autore è ormai disincantato e sempre più dissacratorio nei confronti della società.

La lotta al Coronavirus è descritta in maniera originale, come un attacco alla terra, con tanto di mostri e robot giapponesi.

All’interno del testo vi sono tutti i rituali e le abitudini che ci hanno accompagnato per circa due mesi: le dirette TV del Presidente del Consiglio Conte, le misure adottate dal governo, i cani utilizzati come scusa per uscire.

Il virus è rappresentato con un aspetto conciliante, come se non fosse la minaccia che ha sconvolto il mondo.

 

Un modo per ricordare il passato- Il fumetto risulta essere una delle testimonianze più importanti con cui ricordare quei terribili giorni, proprio perché rappresenta una finestra su quella che era la nostra quotidianità e sul modo con cui la società tentava di sentirsi vicina, anche se virtualmente.

L’ironia diventa strumento per combattere l’isolamento ed è un modo per riflettere sugli eventi accaduti.

Ortolani racconta situazioni reali tramite metafore fantasiose, tentando di strappare un sorriso sui volti stanchi degli italiani, in attesa di poter nuovamente uscire da casa.

Un’idea geniale che ci presenta una chiave di lettura diversa per ricordare un duro periodo della nostra vita, un modo di guardare al passato con ironia e riflessione.