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Concerti di musica sacra nelle chiese di Napoli

Notti di note in aria religiosa a Napoli: Musica nei luoghi sacri, nelle chiese di Napoli, quattro concerti, dal 24 al 29 maggio, con ingresso gratuito. Progetto giunto alla terza edizione, frutto della collaborazione tra Regione Campania e Curia di Napoli, curato da Scabec con la Fondazione Fare Chiesa e Città.

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Il progetto – Realizzato con fondi POC, in un connubio di successo che fonde la sacralità dei capolavori dell’arte napoletana con la magia delle esecuzioni orchestrali di alcuni compositori che hanno fatto la storia della musica. Fondere i generi musicali con gli stili architettonici dei luoghi di culto, visitabili con guide prima di ogni concerto, è ormai la formula collaudata di questo evento.

Il programma – Serata inaugurale mercoledì 24 maggio nella chiesa di San Pietro a Majella alla piazza Luigi Miraglia, 393, con l’Associazione Maria Malibran ad eseguire il “Cantate spem vestram”. Un concerto dedicato alla Vergine Maria dove la purezza dell’immagine si riflette nel limpido coro delle voci bianche. Ispirato alla tradizione dei Conservatori come luoghi dove gli orfani venivano formati alla musica e alla vita, il programma musicale della serata si pone lo scopo di divulgare la magnifica potenzialità espressiva del canto unito alla preghiera attraverso i secoli. Sempre la musica, combinata alla poesia e alla letteratura, protagonista della performance che l’Associazione culturale Napolinova dedica alla Primavera in programma sabato 27 maggio, nella chiesa di Santa Maria Regina Coeli al vico San Gaudioso, 2. A fare da filo conduttore tra evento e luogo l’esecuzione di brani contemporanei alla edificazione della chiesa. Il terzo appuntamento ospitato nella Basilica di San Paolo Maggiore lunedì 29 maggio, alla piazza San Gaetano, 76, con il Requiem di Karl Jenkins, eseguito da I Cantori di Posillipo. Caratterizzato dalla sovrapposizione di diversi linguaggi musicali e letterali, lo spettacolo, con un titolo ispirato al Sant’Agostino di “Bellezza tanto antica e così nuova”, vede momenti all’insegna della filosofia della continuità che tanto è invocata nell’architettura per le nuove chiese, della pittura e dell’arte sacra e più in particolare, dell’interpretazione teologica della fede: sempre identica, eppure sempre espressa nuovamente con i linguaggi che la cultura contemporanea offre. Finale martedì 30 maggio, nella Cappella palatina di Palazzo Reale, alla piazza del Plebiscito, 1, la Nuova Orchestra Alessandro Scarlatti eseguirà Musiche in Cappella Reale.  Le musiche del compositore partenopeo tornano a diffondersi nella sua casa ideale grazie all’Orchestra che ha programmato una selezione musicale e vocale per dare al pubblico l’esempio di una sintesi stilistica tra antica densità polifonica e nuova linearità dell’invenzione melodica. Il programma del concerto, quasi una transizione tra Barocco e Classicismo, simboleggia un perfetto accordo con il prezioso impianto architettonico della Cappella Palatina. Tutti i concerti con inizio alle ore 20.00, anticipata dalle visite guidate dei siti alle ore 19.00.

Le chiese location dei concertiSan Pietro a Maiella: la chiesa venne edificata accanto ad una delle antiche porte della città, tra la fine del ’200 e gli inizi del ’300, per iniziativa del cavaliere Giovanni Pipino di Barletta. Il grande convento, nel 1826, fu destinato ad accogliere il Conservatorio di Musica di Napoli. La chiesa, dopo gli interventi di restauro del 1927, ha recuperato le sue forme originarie. La rigorosa architettura gotica accoglie il magnifico soffitto a cassettoni, inaugurato il 18 maggio del 1659, con le tele dipinte da Mattia Preti con Storie della Vita di San Pietro Celestino nella navata ed Episodi della vita di Santa Caterina d’Alessandria nel transetto; Regina Coeli: si trova sul largo omonimo con l’elegante facciata della chiesa che presenta un pronao con deliziosi affreschi con vedute. Il convento ha ospitato per secoli le monache agostiniane lateranensi che concorsero al suo abbellimento conferendo alla chiesa un elegante rivestimento in marmi policromi dai colori delicati. Il bellissimo soffitto ligneo, opera di Pietro de Marino, preziosamente intagliato quasi a sembrare un ricamo, accoglie le tele realizzate negli anni ’40 del Seicento da Massimo Stanzione con Storie della Vergine. Nelle cappelle laterali sono custodite importanti tele di Luca Giordano. Durante il decennio francese il convento ospitò Santa Giovanna Antida Thouret e le monache della Carità, famose per l’assistenza ai malati ed ancora oggi curano, con grande amore, la chiesa e il bellissimo convento. San Paolo Maggiore: sorge dove un tempo era stato edificato il tempio romano dedicato ai Dioscuri, Castore e Polluce e dove, nel Medioevo, era stata costruita una piccola e angusta chiesa dedicata all’apostolo Paolo. Tra la fine del ’500 e per tutto il ’600 venne trasformata nella imponente chiesa che vediamo oggi, ampliata conservando nella facciata l’antico pronao esastilo. L’interno della chiesa è frutto dell’intervento di diversi architetti: Grimaldi, Cavagna, Di Conforto, Lazzari. Il grande soffitto, drammaticamente danneggiato dalla guerra e dall’incuria, è un’opera di Massimo Stanzione che lo realizzò nella prima metà del ’600. Straordinarie testimonianze artistiche sono: la Cappella Firrao nel transetto sinistro, la Cappella della Madonna della Purità, lungo la navata destra e la magnifica sagrestia, capolavoro giovanile di Francesco Solimena. Cappella Palatina: costruita a partire dal 1643 sotto la direzione dell’architetto Francesco Antonio Picchiatti, oggi è un ambiente frutto di stratificazioni dettate dalle esigenze di rinnovamento che interessarono nei secoli il Palazzo Reale di Napoli. Durante l’Ottocento l’ambiente venne arricchito della bella e visionaria tela con l’Assunzione della Vergine di Domenico Morelli. Straordinario l’altare maggiore, proveniente dalla chiesa di Santa Teresa degli Scalzi e trasferito a Palazzo Reale nel 1808, opera del 1674 di Dionisio Lazzari. Sito di enorme importanza per la storia musicale napoletana perché fu sede della Cappella Musicale di Palazzo ospitando, tra gli altri, artisti come Alessandro e Domenico Scarlatti, Giovanni Battista Pergolesi e Giovanni Paisiello.