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Mimmo Angrisano, una voce d’altri tempi

<<Mimmo Angrisano è sicuramente il più grande interprete della canzone napoletana degli ultimi 20 anni, come scrisse un autorevolissimo critico musicale del Teatro dell’Opera di Roma, quando lo sentì cantare in un concerto per i 50 anni di carriera del suo grande Maestro Sergio Bruni>>. Ce l’ha ricordato Gianluigi Esposito, padrone di casa, cantante, attore e organizzatore della serata, nel programma del concerto tenuto presso la Sala Teatrale dell’Associazione “Luna Nova” – Centro di Cultura per il Teatro e la Canzone napoletana – di Angri (SA).
Il recital, dunque, fatto di oltre venti brani, ha visto protagonista Mimmo Angrisano con la sua eccezionale vocalità.
Allievo prediletto del Maestro, Mimmo ha saputo mirabilmente fondere, nella sua sublime arte vocale, tecnica trascendentale, prodigiosa musicalità, finissima interpretazione. Qualità che ne fanno indiscutibilmente uno dei più autorevoli interpreti della canzone classica napoletana e certamente l’erede ideale di quella che fu la “voce di Napoli”, Sergio Bruni.
La coinvolgente carrellata dei motivi esibiti dal Cantante è stata, di tanto in tanto, inframmezzata da interventi di carattere storico-musicologico del maestro Antonio Saturno, chitarrista e mandolinista per l’occasione, ma unico prescelto collaboratore e orchestratore dell’intero repertorio angrisaniano.
Dopo una passeggiata fra le melodie della vecchia Napoli – Suonne ’e fantasia, Fenesta vascia, Era de maggio, Canzona marenara ecc. – l’attenzione artistica del cantante si è appuntata su brani poco noti di Sergio Bruni. Il Maestro – hanno spiegato durante il concerto – oltre ad incidere una quantità enorme di canzoni (circa centocinquanta) di svariati autori, ha anche musicato diversi testi poetici soprattutto di Salvatore Palomba. Non tutte queste composizioni sono state affidate al nastro magnetico, anzi alcune sono state solo abbozzate. Soprattutto su questi brani, ribadiamo, si appunta l’attenzione di Mimmo e Antonio: un impegno che è insieme ricerca, ricostruzione, diffusione attraverso concerti, incisioni e talvolta saggi musicologici. Mimmo, all’apice della sua maturità artistica e resa vocale se, per un verso, vuole rendere omaggio al Maestro, per l’altro vuole affidare alla memoria storica il proprio contributo artistico che, per il suo spessore, andrà ben oltre un’area geografica e l’esistenza di una vita. La realizzazione di questi nobili ideali farà sì che appassionati e cultori della canzone napoletana potranno fruire di un repertorio più ricco, che riconsacrerà la fama di una città e di un artista: Napoli e Sergio Bruni.
Gianluigi Esposito, eccezionalmente nelle sole vesti di attore, in occasione del 150° anniversario della nascita di Salvatore Di Giacomo, ha dato voce ad alcune tra le più celebri poesie del Poeta, euritmicamente inserite nell’ordito delle canzoni del binomio Angrisano-Saturno.
La presenza in sala del musicologo Paolo Saturno, redentorista e docente di Storia della Musica ed Estetica musicale presso il Conservatorio “G. Martucci” di Salerno, ha determinato un nuovo impegno per il cantante napoletano: la registrazione delle melodie pastorali di Sant’Alfonso M. de Liguori. <<Tutti cantano – ha detto il maestro Saturno – il Tu scendi dalle stelle alfonsiano, ma una vera spiritualità e un’autentica napoletanità è possibile solo con il cuore e la voce di Mimmo Angrisano. Questa possiede dolcezza, duttilità, inflessione, possibilità dinamiche che oscillano da suoni robusti a pianissimi e filati, che si collocano ai limiti delle umane possibilità. Non solo il Tu scendi dalle stelle, ma anche Quanno nascette ninno, Fermarono i cieli, Gesù Cristo peccerillo e tanti inediti della tradizione musicale missionaria liguorina potrebbero così risuonare di vocalità e spirito nuovi. E il repertorio natalizio alfonsiano si arricchirebbe di un’altra timbro che verrebbe ad aggiungersi a quelli ormai collaudati di Pina Cipriani. Franco Tiano, Tommaso Castello, Francesca Alotta, Bobby Solo, Sabatino Salvati, Domino per continuare a cantare con il cuore di Napoli la nascita del Redentore>>.

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