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Scienza e società alla Stazione Dohrn

SZN-Scienza e Società 01

Capire cos’è la ricerca scientifica e la sua importanza sociale e culturale nella vita giornaliera è diventata una necessità anche per il grande pubblico. La fisica quantistica e la biologia. Rivoluzioni scientifiche, resistenze culturali e senso comune, un incontro dibattito, tenutosi il 14 novembre nella Sala Conferenze della Stazione Zoologica  Anton Dohrn di Napoli. Presenti lo psichiatra Vittorino Andreoli, il biologo Paolo Bazzicalupo e il fisico Gennaro Miele, con la supervisione di Daniele Iudicone, ricercatore della Stazione Zoologica Anton Dohrn. Ampia partecipazione di pubblico, in particolare degli studenti  del liceo classico di Napoli Jacopo Sannazaro, che hanno interagito vivacemente con domande e curiosità rivolte ai relatori. Ancora una volta la Stazione Zoologica Anton Dohrn, grazie all’operato del Comitato Scienza e Società, ha aperto le porte della divulgazione scientifica al pubblico mantenendo fede alla propria missione.

L’intento del dibattito – Quello di sviluppare un canale di comunicazione tra l’Ente di Ricerca e il territorio, con la finalità di portare avanti l’attività di comunicazione sulla scienza iniziata nel 2008 e proseguita fino ad oggi con positivo riscontro di adesioni da parte sia degli esperti scientifici che dei cittadini. Grande merito quello di rendere accessibile e fruibile la scienza concretizzando l’evidente e interessante connubio tra studio e realtà.

La fisica – Può essere considerata come una scienza del dover essere, nella quale si parte da alcune leggi, o assiomi, e proprietà fondamentali che dovrebbero avere un corrispondente oggettivo; i sistemi fisici vengono descritti formalmente in un modo matematicamente preciso; a partire da questa impostazione matematica di base seguono le deduzioni formali su come il sistema si deve comportare. Una volta impostati gli assiomi iniziali, ovviamente ispirandosi all’esperienza, tutto il resto segue logicamente, anche se le deduzioni sono a volte estremamente difficili.

La biologia – Studia solo gli esseri viventi di questo pianeta. Non è una scienza della necessità, del dover essere, come la fisica, ma è il regno della contingenza: le cose sono come sono, perché storicamente determinate in un modo piuttosto che in altro: la biologia non studia sistemi che si devono comportare in un dato modo come conseguenza di principi primi, ma oggetti che soddisfano leggi contingenti.

La fisica e la biologia nell’antichità – In passato, per dare senso ai fenomeni naturali che sfuggivano al suo controllo, l’uomo attribuiva la loro origine a entità non umane come spiriti o divinità. I nostri antenati non indagavano ancora sui meccanismi della natura attraverso la conoscenza empirica, ma ne rappresentavano il funzionamento attraverso i miti. Successivamente, intorno al primo millennio A.C., l’uomo cominciò a spiegare i fenomeni non più esclusivamente attraverso l’utilizzo del mito, ma osservandone le caratteristiche e traendone conclusioni: un processo che si consoliderà con l’introduzione del metodo sperimentale.

Il mito e la scienza – Due modi differenti di interpretare la natura, anche se spesso non è stato facile distinguerli a causa di vincoli ideologici o religiosi. Nell’ultimo secolo abbiamo assistito però a un ulteriore cambiamento. A concetti scientifici facilmente intuibili, perché familiari, si sono via via aggiunte teorie complesse e più lontane dal senso comune, come la relatività, il big-bang, la meccanica quantistica, che hanno reso più ardua la conoscenza dei meccanismi di funzionamento della natura, soprattutto per i non addetti ai lavori. E non solo per loro: questa vera e propria rivoluzione scientifica ha messo in discussione l’interpretazione dei meccanismi alla base delle scienze della vita. Addirittura, si può ipotizzare, oggi, una fusione tra la biologia e la fisica quantistica.

Il Comitato Scienza e Società della Stazione Zoologica Anton Dohrn – nato nel 2008, prosegue la tradizione della Stazione Zoologica di comunicare la scienza anche ai non addetti ai lavori. Nelle attività e negli eventi che il Comitato organizza, il pubblico viene stimolato a partecipare a un dialogo privo di preconcetti su temi che riguardano le scienze della vita e dell’ambiente, condotti da esperti nel settore.

Prossimo appuntamento – l’attività di divulgazione  proseguirà  con il prossimo incontro-dibattito dal titolo I favolosi anni  ’60. la scienza sotto il Vesuvio, previsto  il 15 dicembre 2016, che darà luce storica al prezioso contributo che nel secolo scorso la città di Napoli diede nel porre le basi di quella che attualmente chiamiamo Biologia Molecolare.