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“Un suono, cento animi sospesi”. Il fascino e la storia del Grande Organo di Pompei.

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“L’Organo. Un suono, cento animi sospesi” è il titolo del libro di Maria Rosaria Russo che rievoca una frase che il Beato Bartolo Longo pronunciò quando, nel lontano 1890, sentì suonare per la prima volta il Grande Organo del Santuario.

Mossa da un’ardente fede, l’autrice studia e descrive dettagliatamente la storia e l’evoluzione di questo straordinario strumento e nello specifico racconta del suo restauro, reso necessario dall’usura del tempo, affinché le sue performance fossero sempre all’altezza delle celebrazioni nel Santuario.

Sin dal primo capitolo, che narra la volontà del Beato Bartolo Longo di costruire un Santuario per la Madonna del Rosario, si respira un’intensa spiritualità, che accompagna il lettore anche nei capitoli successivi, quando vengono descritte le varie fasi della costruzione: la nascita, gli sviluppi, e la descrizione della disposizione dei registri del Grande Organo Inzoli, ricordato anche perché nel 1887 si aggiudicò il Primo Premio Diploma di Onore alla Mostra di Bologna.

Particolarmente precisa la descrizione dei vari Maestri d’organo che si sono avvicendati per il collaudo, come il grande Maestro Marco Enrico Bossi di fama internazionale e i Maestri Galimberti e Remondi che, dopo averlo suonato, rimasero entusiasti per la bellezza e le potenzialità che possedeva.

Non mancano le note toccanti come la storia del primo organista del Santuario, il Maestro Giacinto Liucci, non vedente sin da bambino a seguito di una malattia, che riuscì con la sua musica a convertire molti cuori e ad elevarli spiritualmente.

Nei capitoli successivi in maniera più dettagliata viene descritto il grande restauro dell’organo realizzato nel 2016. Il Beato Bartolo Longo, nell’Ottocento, volle fortemente nel Santuario questo straordinario strumento musicale e le sue parole ancor oggi risuonano come un’eco nel cuore: «l’Organo del Santuario di Pompei dev’essere degno del Santuario e, se il Santuario è già monumentale, anche l’organo dev’essere un monumento d’arte da far onore all’Italia che lo crea ed a questa chiesa che sarà mondiale».

Il libro è corredato di interessanti fotografie a colori che accompagnano la scorrevole descrizione degli eventi e i lavori eseguiti per il restauro.

L’opera si conclude con brevi ma interessanti cenni storici sulla nascita e lo sviluppo dell’organo, strumento musicale ufficiale della Liturgia Cristiana che accompagna le preghiere dei fedeli e li fa partecipare con maggiore carica emotiva alle preghiere e alle liturgie che anima col suo suono.